Ecco un caso in cui l’arte trae ispirazione dalla Storia intesa più come leggenda che come verità.
Il dipinto riportato nell’immagine è stato realizzato nel 1861 dal preraffaellita inglese Dante Gabriel Rossetti e il soggetto è fin troppo chiaro: la bella e bionda figura in primo piano è Lucrezia Borgia, colta nell’atto di lavarsi le mani dopo aver ucciso, avvelenandolo, il secondo marito Alfonso d’Aragona.
Ciò significa che non vi è a tutt’oggi alcuna prova che Lucrezia Borgia sia stata la diabolica avvelenatrice che molti, nemici del casato al quale apparteneva in primis, hanno voluto far credere.
Quanto all’episodio cui si riferisce l’opera di Rossetti infine, è ormai accertato che si tratti di pura invenzione, essendo stato in realtà Cesare il mandante dell’assassinio di Alfonso d’Aragona, marito che Lucrezia amava, stimava e che invano tentò di proteggere (http://www.pilloledistoria.it/3316/storia-moderna/cesare-borgia-fa-assassinare-cognato-marito-lucrezia) (Foto da: scanopia.com).